Con riferimento all’articolo pubblicato ieri, venerdì 14 maggio 2021, sul quotidiano Gazzetta del Sud dal titolo “Le Vie dei Tesori: Da Messina un assordante silenzio”, l’Amministrazione comunale manifesta un assoluto stupore per le dichiarazioni rese dalla Presidente della Fondazione Laura Anello, la quale ha dichiarato: “Con il Comune, dal 2018 ad oggi le interlocuzioni sono state progressivamente più difficili, mentre i rapporti con le altre istituzioni si sono sfilacciati”.
“In verità non è certo il Comune di Messina ad avere reso difficoltose le comunicazioni. Difatti, è bene ricordare – replica con una nota l’Amministrazione comunale – che nel 2019 il Comune di Messina, dopo avere ricevuto dalla Fondazione una formale richiesta di adesione al programma, aderì all’iniziativa, mediante l’allora Assessore al Turismo Dafne Musolino, promuovendo direttamente l’organizzazione di un tavolo di confronto e garantendo la presenza anche del personale comunale, in occasione delle giornate in cui era stata programmata la visita delle Sale di Palazzo Zanca.
L’evento si svolse con assoluta e reciproca soddisfazione degli organizzatori e degli utenti che vi aderirono, tanto che la fondazione invitò il Comune di Messina a manifestare la propria adesione all’evento anche per il successivo anno 2020, programmando per quella edizione la visita guidata di Forte Ogliastri e chiedendo che venisse predisposto un servizio navetta. Anche in tal caso il Comune, tramite l’Assessore Enzo Caruso, manifestò l’adesione all’evento e mediante l’ATM SpA venne organizzato un servizio di bus navetta per accompagnare i visitatori al Forte Ogliastri.
Nel 2021, invece, la Fondazione non ha inviato al Comune alcuna formale richiesta di adesione all’iniziativa.
L’Assessore Caruso, anzi, dopo essere stato accusato di disattenzione, di distrazione o, addirittura, di autoreferenzialità, ha messo letteralmente a soqquadro la propria segreteria ed il protocollo per trovare questo famigerato invito che sarebbe rimasto disatteso… e dopo tante ricerche ha potuto appurare che il contatto, a cui fa riferimento la Presidente della Fondazione, altro non è se non un informale messaggio WhatsApp (Ndr: sic!), ricevuto da un numero sconosciuto, il 25 marzo 2021 senza alcun ulteriore seguito da parte della Fondazione.
Ecco a cosa si riduce, sostanzialmente, la richiesta formulata dalla Fondazione: in un mero messaggio di testo, come ne riceve ogni giorno ogni Assessore comunale, trasmesso da un numero non riconducibile alla Fondazione che, dopo avere inviato il messaggio, non ha neanche avuto la cura, per non dire il riguardo istituzionale, di prendere contatti con il Comune di Messina.
In conclusione, volendo riprendere le parole della Presidente Anello, che lamenta rapporti ‘progressivamente più difficili’ con il Comune di Messina dal 2018 ad oggi, piuttosto – precisa l’Aministrazione – è stata la Fondazione a non volere coinvolgere il Comune nella prossima edizione delle Vie dei Tesori, salvo poi, quando l’assenza di Messina è risultata eclatante, tentare di addossare sull’Assessore al Turismo un’accusa di disattenzione che, come dimostrano i fatti, non risponde al vero.
Non possiamo conoscere le ragioni per le quali la Fondazione ha inteso escludere il Comune di Messina dalla partecipazione alla manifestazione, ma di certo queste ragioni non vanno ricercate nelle risposte del Comune che sono state sempre tempestive e di fattiva collaborazione per la buona riuscita dell’evento e rimettiamo tale domanda alla Presidente, alla quale chiediamo altresì di spiegarci per quale ragione lamenti che i rapporti con le altre istituzioni cittadine si siano ‘sfilacciati’, esortandola a riconsiderare anche le modalità con le quali la Fondazione agisce e che forse non risultano così coinvolgenti come la stessa suppone.
In queste ore l’Assessore Caruso ha contattato personalmente la Presidente della Fondazione confermandole che in ogni caso il Comune di Messina è sempre disponibile a collaborare all’iniziativa, anteponendo come sempre l’interesse della Città a qualsiasi polemica personale, che non ci appartiene e che non ci ha mai impedito di portare avanti ogni evento nell’interesse di Messina e del suo patrimonio artistico, culturale e monumentale. Le numerose attività che nel tempo si sono svolte in Città, organizzate nelle Notti della Cultura, dal FAI, dall’ArcheoClub, per la Festa Europea della Musica, hanno sempre trovato nell’Amministrazione comunale una risposta positiva e compartecipativa che viene confermata alla Fondazione, come già per l’anno 2019 e 2020, anche per il 2021 per l’organizzazione delle Vie dei Tesori che, se lo vorrà, avrà ben modo di includere i tesori di Messina nella manifestazione programmata per settembre.
Saremo sempre ben lieti di accogliere l’entusiasmo delle Associazioni, degli Operatori della Cultura e delle Scuole che vorranno mettersi a disposizione per ogni evento che possa contribuire, oggi più che mai, a risollevare gli animi dopo tanti mesi di restrizioni e chiusure.
Proprio il 5 e il 6 giugno si svolgeranno le Giornate di Primavera del FAI presso Forte Ogliastri, per le quali i nostri uffici e le Società partecipate si stanno prodigando insieme ai volontari per renderlo sicuro e accogliente.
Poiché le ombre si eliminano accendendo altre luci e non spegnendo quelle che ci sono, dopo l’interlocuzione che l’Assessore Caruso ha avuto in serata con la Presidente, ci aspettiamo – conclude la nota – di ricevere una richiesta ufficiale dalla Fondazione che metta nelle condizioni l’Amministrazione di dare risposte concrete e opportune”.