Da NINO INTERDONATO (Vice Presidente del Consiglio Comunale) abbiamo ricevuto ieri la seguente dichiarazione:
“Caro De Luca,
quando riuscirai a esprimere un concetto senza insultare il prossimo potrai confrontarti con me, in aula consiliare, luogo in cui siamo preposti a stare, anche se te ne guardi bene.
Non darmi del venditore di fumo, sai bene che non ti ruberei mai il ruolo.
anzi fatti raccontare dai tuoi sodali la verità:
È vero o no che limitavate le concessioni al 50% della superficie?
è vero o no che avevate proposto la maggiorazione del canone del 100% in ZTL?
È vero o no che avevate fissato il limite per le concessioni a 40 mq?
È vero o no che non consentivate l’ampliamento dei marciapiedi a carico dei concessionari?
Gli atti parlano chiaro e sono incontrovertibili!
Ovviamente i tuoi sodali, non accettando la sconfitta …”
Abbiamo chiesto un breve commento al Sindaco Cateno De Luca: Ecco la sua replica !
“Perché Nino Interdonato è stato uno di quelli che non ha voluto affrontare il dibattito sulla seconda relazione del sindaco violando palesemente la legge ?
Accetto la sfida del signor Interdonato e ci vediamo in consiglio comunale per dibattere sulla terza relazione del sindaco.
Confermo che è un venditore di fumo come il suo padrino politico perché non conferma che l’astensione e lo strumento dei vigliacchi politici che non hanno abbastanza attributi per prendersi certe responsabilità.
Comprendo che Interdonato è incazzato con me perché non nomino più nei collegi sindacali suoi colleghi di studio, pur se validi professionisti, per avere il suo voto in consiglio comunale ma anche i cani ad un certo punto si stancano delle zecche.”
Tutto questo a seguito dei lavori del Consiglio Comunale sulla Tari.
Certo è comprensibile che l’atmosfera politica sia calda ma non è comprensibile la presa di posizione di una carica istituzionali quando, al di la del contenuto, definisce in modo spregevole come “sodali” i consiglieri a favore dell’Amministrazione.
Al linguaggio “fuori dalle righe”, che non condividiamo, del Sindaco siamo abituati ma avremmo gradito che a tale linguaggio non si adeguasse anche la Presidenza del Consiglio !