I consiglieri comunali del gruppo PD ( Gaetano Gennaro, Antonella Russo, Claudio Cardile, Alessandro Russo, Felice Calabrò ) hanno diffuso il seguente comunicato:
“Anche oggi il sindaco De Luca getta discredito sul Consiglio comunale, reo – a suo dire – di averlo fatto stancare alla guida della città, e di provocare le prossime elezioni, che lui stesso già fissa nel mese di giugno 2022.
Ebbene, al netto del fatto che l’ormai famosa bramosia di scalare le vette politiche regionali è stata dallo stesso pubblicizzata da mesi, ed è solo frutto della sua smisurata ambizione personale, rispetto alla quale non disdegna di rimettere il mandato di sindaco almeno un anno prima della naturale scadenza, regalando a Messina l’ennesima gestione commissariale, è necessario che il Sindaco faccia chiarezza sulle gravissime dichiarazioni di oggi.
De Luca dice ai giornalisti che davanti al voto di ogni delibera “alcuni consiglieri comunali gli chiedono qualcosa in cambio per il loro quartierino”, e ribadisce di essersi stancato di pagare il “pizzo” ad alcuni consiglieri che definisce “zecche”!
Ebbene, al netto del linguaggio usato, sempre più in “stile malandrino”, come quando usa termini tipo: fare il palo, pizzo legalizzato, ricatto, atteggiamento mafioso, e tanti altri, che solitamente qualificano solo chi li pronuncia, il caro Sindaco deve smetterla di gettare fango su una intera istituzione democratica e, se davvero qualcuno gli fa pressioni per votare delibere, non nell’interesse della città, ma per ottenere “qualcosa in cambio”, ha l’obbligo di fare pubblicamente i nomi ed i cognomi di questi consiglieri e di dire alla città a quali schieramenti politici appartengono, e quali sono le richieste che gli sono state avanzate, e riguardo quali delibere votate per la città.