È italoamericano Luigi Trombetta, l’eclettico cantante musicista, “transbordato” in America 49 anni fa. È arrivato nel 1972 con la sua famiglia, quando aveva appena 11 anni.
Collocatosi sin da subito nel Bronx, dove ovunque si parlava italiano, ha avuto modo di mantenere perfettamente la lingua italiana. Racconta che proviene da Solofra, una cittadina di circa 12.000 abitanti. Ora vive, invece altrove. Ha sempre cantato, già da bambino, perché per lui il canto è vita. Il suo complesso o gruppo, come si dice in Italia, si chiama “Pane e cioccolato”, nome preso come spunto dal film di Nino Manfredi.
Il pane come essenza della vita, il cioccolato, piacere della vita, da qui la carica per essere felici musicalmente. Innamorato da sempre della calda e potente voce del suo mito Massimo Ranieri, ha tenuto alto quello stile nelle sue canzoni. “Pane e cioccolato” è una cover band, avendo sempre cantato canzoni di altri artisti. La carta vincente per farsi conoscere da un vasto pubblico è stata la partecipazione a matrimoni, feste di piazza e musica all’aperto.
Oltre al suo beniamino Ranieri, si sente ispirato anche da Gianni Morandi e dai Pooh. Felicemente sposato con un’americana di origini siciliane di CastroFilippo, provincia di Agrigento, è padre di 5 figli. A giugno del ‘73 già nelle feste locali, veniva acclamato dai compagni di scuola per esibirsi. Pasquale Caiano, presentatore notissimo radiofonico, da spettatore chiese chi fosse il ragazzino. Luigi salì sul palco e cantò “Lacrime napulitane”, canzone difficilissima, specie per un bambino di 12 anni. L’orchestra, che non conosceva la canzone, non lo potè accompagnare. Dovette, dunque, cantare senza musica ad Arthur Avenue, nel Bronx. Lì la gente, circa 14 mila, commossa, cominciò ad applaudirlo piangendo per la commozione. Tra il pubblico un impresario italoamericano, Luis De Lucia, veterano che aveva combattuto la 2’ guerra mondiale in Italia, alcuni giorni dopo l’esibizione, avvicinò il padre del giovane. Gli chiese il permesso di far prendere lezioni di canto al promettente artista e di lì a poco lo condusse dal maestro Giorgio San Giorgio, ex maestro di Johnny Dorelli. Con lui ha studiato per tanti anni. Il suo primo gruppo era Tony Valente di “Continent all six”. Rimpiange di non aver avuto la fortuna di incontrare produttori importanti italiani, pertanto i suoi sacrifici per amore della musica sono frutto di uno studio immenso. Amante delle percussioni, ex batterista, è attorniato da parenti bravi musicisti, come il cugino chitarrista. Ricorda ai lettori che il pianoforte, suonato dal cugino Nicola Trombetta, un nipote produttore musicale della ABC Radio. Con il cugino chitarrista, Olimpio Russo, si distacca da Tony Valente.
Nel 1981 forma l’attuale gruppo “Pane e cioccolato” con Gian Posteraro, ora in Arizona, Carlo Tramontozzi batterista, Olimpio Russo chitarrista e arrangiatore e Domenico Cortese. Con il tempo con qualche cambiamento si sono aggiunti Frank, Kaiman e una ragazza Nicky. Ora a Luigi ed Olimpio si è affiancato Angelo Coppola, tastierista e fisarmonicista e il nipote Nicola Dee Jay, tecnico del suono e Dance Music. Luigi conosce la giornalista Castelvetranese, Cav Josephine Buscaglia Maietta da moltissimi anni. La ringrazia per il suo apporto agli italoamericani e ne apprezza le doti professionali. La trasmissione radiofonica della Regina del “Sabato italiano” fa ascoltare le canzoni dell’artista Trombetta, facendola apprezzare ai numerosissimi affezionati radiospettatori dall’Italia fino all’Australia. È da ricordare che Luigi invita tutti i giovani cantanti che intendono andare in America per il successo canoro, a mantenere sempre l’umiltà, ad essere predisposti a grandi sacrifici e a lavorare molto.
I gusti musicali sono certamente in evoluzione, ma la bravura, una bella voce e un pizzico di fortuna sono gli ingredienti giusti per fare divenire Star internazionale un cantante come Luigi Trombetta, che ama la musica come fosse la sua donna.