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diritti

Assistenza sanitaria negata

Gaia Marino ha soltanto 3 anni e, sin dalla nascita, a causa di una malformazione, non possiede il rene sinistro

Una storia quella della piccola Gaia Marino che ha suscitato attenzioni e una vera e propria campagna di solidarietà che purtuttavia non riesce a coprire le ingenti spese affrontate dalla famiglia per le cure necessarie.

La piccola Gaia Marino ha soltanto 3 anni e, sin dalla nascita, a causa di una malformazione, non possiede il rene sinistro.

Dichiarata minore invalida con problematiche persistenti, alla piccola viene però negata da tempo l’indennità di accompagnamento.

La famiglia con il Sindaco De Luca

Oltre a essere monorene, dai referti emersi durante visite effettuate al “Gaslini” di Genova, al “Bambino Gesù” di Roma e al “Policlinico” di Messina, Gaia ha inoltre acquisito una forma di ritardo nel neurosviluppo.

Nonostante questo, le autorità competenti sembrano non sentirci, negandole un sostegno che le garantirebbe un’assistenza sanitaria a lei spettante di diritto.

Papà Gerlando, da sempre al fianco della propria bimba, ha deciso così oggi di incatenarsi davanti al Presidio Territoriale di Assistenza dell’ASP di Acireale.

Lo fa con l’intento di protestare, di lanciare un grido d’aiuto a tutela della piccola Gaia.

Con la speranza di riuscire a farsi sentire da chi di dovere e ribaltare completamente la situazione.

La battaglia di papà Gerlando che ha dichiarato:

“Dopo tre lunghi anni di battaglia ho deciso di incatenarmi come forma di protesta davanti al Presidio Territoriale di Assistenza dell’Asp di Acireale . Nonostante la mia piccola figlia Gaia di 3 anni sia nata dalla nascita con un solo rene (le manca il sinistro) e dichiarata minore invalida con problematiche persistenti, gli organi preposti non vogliono dare l’indennità di accompagnamento che le garantisca un’assistenza sanitaria che le tocca di diritto”.

“Mi sono stufato – continua quasi in lacrime – da genitore mi sono stufato nel vedere i diritti di una povera bambina negati! Mia figlia riconosciuta come portatrice di handicap con massima situazione di gravità secondo l’art.3, comma 3 non riceve nessuna indennità di accompagnamento.

Nonostante le dichiarazioni certificate di professori del “Gaslini” di Genova, del “Bambino Gesù” di Roma e del Policlinico di Messina, in cui mia figlia non solo è più una paziente monorene, ma ha anche acquisito un ritardo nel neurosviluppo. Secondo i referti del “Bambino Gesù”, inoltre, Gaia soffre anche di agenesia al rene superstite, quello destro, che non funziona correttamente. E’ una vergogna ha concluso disperato il padre.

 




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