“Troppo spesso ci sono persone che vedono altre persone che soffrono e si allontanano con disgusto. “
Ogni giorno l’indifferenza divora milioni di persone davanti gli occhi distratti del mondo, come fosse naturale vedere centinaia di esseri umani trovare la propria tomba in fondo al mare, vedere bambini emaciati dalla fame, affamati di sorrisi e e cose belle che probabilmente non avranno mai, restare indifferenti davanti a milioni di bambini che come in Siria muoiono dilaniati da una guerra che a nessuno interessa poi così tanto.
Un mondo che distrattamente si dispiace per le violenze subite dalle donne afgane….. e poi le dimentica perché “forse è colpa della loro cultura”….
Chi guarda ancora al colore della pelle o alle diverse etnie e religioni, chi crede ancora che un bambino di colore o di cultura Rom valga meno di un bimbo italiano o di qualsiasi parte del mondo, chi ancora schifosamente dice che “i bambini negri puzzano e i figli degli gli zingari rubano e sono sporchi” e per questo non meritano aiuto.
C’è chi ancora pensa che un figlio è meglio partorirlo che adottarlo, chi non saprà mai amare per il solo fatto di farlo e che ancora non ha compreso che qualsiasi amore produce amore, e soprattutto che chi aiuta un bambino stà aiutando tutto il mondo perché “l’opposto dell’ amore non è l’ odio, ma è l’ indifferenza.”
La vita ti sceglie e poi ti lascia li, seduto su un pezzo di mondo; a volte nel posto più unico e ricco della terra e altre volte nel posto più povero e affamato del mondo.
E poi ci sono gli altri, i mediani, quelli che nascono ne ricchi e ne poveri al centro di un mondo che non può permettersi tutto, ma al quale non manca nulla di necessario.
Tutti potrebbero rendere tutto migliore, aiutare chi non ha nulla, ma troppo spesso, viviamo dentro quella nebbia di indifferenza che forse neppure ci accorgiamo di avere davanti agli occhi, ma soprattutto attorno all’ anima.
L’indifferenza quella paralisi dell’anima che ti fa morire prematuramente (come sosteneva lo scrittore russo Anton Cechov)
Le calamità, le malattie, e tutto quello che accade ogni giorno, la pandemia degli ultimi tempi ci hanno resi fragili e avrebbe dovuto riavvicinarci, ma purtroppo, paradossalmente tutto ci ha reso molto più egoisti e cattivi verso il prossimo, o elegantemente indifferenti, finti buonisti accigliati per qualche secondo davanti all’ ingiustizia della vita.
Quanta indifferenza vedo negli occhi di chi mi circonda……. E provo schifo!
Perché è proprio quando arriva l’indifferenza ………che il mondo è davvero morto.