“Decorati al Valor Militare”. Si intitola così la nuova corposa pubblicazione – Di Nicolò Edizioni – patrocinata dal Centro Studi Le Tre Torri, e dedicata agli Eroi di Messina e provincia con riferimento a tutte le guerre in cui l’Italia ha preso parte dall’Unità ad oggi.
L’autore è il Maggiore di Fanteria (c.a.) Vincenzo Randazzo, noto in città per i numerosi eventi a carattere patriottico realizzati, ma anche per ricoprire incarichi nell’ambito dell’Associazione Nazionale Combattenti e reduci ed ancora per essere Consigliere Nazionale Presidente Vicario della Federazione di Messina e Presidente della Sezione di Messina-Centro. Randazzo è inoltre socio dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti e Decorati al Valor Militare e dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia,
Un testo, quello dell’autore, che si rivolge all’intera cittadinanza aggiungendo a quelli finora noti episodi di eroismo ancora del tutto inediti.
Maggiore, innanzitutto come nasce questa iniziativa?
La sollecitazione di molti che sostenevano che parenti e amici erano decorati ma non riportati negli elenchi dei decorati al V. M.
Per colmare e completare la precedente opera voluta dal Generale Divisione Virgilio Puglisi, per parecchi anni Presidente della Federazione provinciale di Messina dell’istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti e decorati al Valor Militare, era necessaria, questa mia ulteriore ricerca non tutti i nomi dei decorati erano stati inseriti, per la difficoltà di reperire dati e nomi. Una lacuna che ho ritenuto colmare per non fare cadere nell’oblio quanti, con il loro eroismo, hanno contribuito a rendere grande la nostra Patria all’ombra del Tricolore che spesso accompagnava le loro gesta. Una ulteriore spinta, a sobbarcarmi alla fatica per dare alla luce questo volume, mi è venuta dalla mia attività di funzionario del Ministero del Tesoro. Dovendomi occupare proprio della erogazione delle pensioni di guerra, ho costatato che esse erano di gran lunga più numerose dei Decorati riportati nell’Albo distribuito dalla Federazione del Nastro Azzurro di Messina.
L’elenco dei Decorati può adesso considerarsi completo?
L’elenco dei decorati senz’altro è più completo ma ritengo che la ricerca non sia finita. Devo verificare a causa di omonimie ancora un centinaio di nomi di difficile interpretazione
Quali sono state le maggiori difficoltà riscontrate durante la ricerca?
È stato un lavoro laborioso di ricerca: non essendo più in vita i decorati e, molto spesso, neppure i parenti prossimi e perché in molte realtà locali si è persa la memoria storica dell’eroismo di tanti concittadini che hanno sacrificato la loro giovinezza alla Patria.
Inoltre la poca collaborazione con le istituzioni ha reso difficile la ricerca soltanto con i ricordi dei cittadini, gli archivi privati e la collaborazione di alcune Associazioni Combattentistiche e d’Arma sono riuscito a ricordare i tanti valorosi di Messina e della sua Provincia che non sono più ritornati, scomparendo nel nulla.
È stato molto commovente recarsi in alcune tombe di questi valorosi e leggere le loro gesta.
Allargando il discorso per i non addetti ai lavori, quali requisiti definiscono un decorato al valor militare?
Militari o forze dell’ordine che compiono un atto di ardimento che avrebbe potuto omettersi senza mancare al dovere ed all’onore, affrontando con coraggio e con felice iniziativa, un grave e manifesto rischio personale mettendo a rischio la propria vita “imprese belliche o conflitti a fuoco con criminalità organizzata.
Qual è lo stato di salute dell’associazionismo combattentistico e d’arma oggi?
Le associazioni Combattentistiche e d’Arma sotto la vigilanza del Ministero della Difesa sono stati e sono un patrimonio per la Nazione da non disperdere. In passato hanno svolto un importantissimo ruolo essendo un collante fra cittadini che avevano prestato servizio come militari o nelle forze dell’ordine nello Stato. Dopo avere avuto un importantissimo ruolo a cavallo delle due guerre, in quest’ultimo periodo sono state trascurate. Oggi alcune di queste si sono rinnovate adeguandosi alle esigenze della società e svolgendo un importantissimo ruolo con le loro attività al servizio del paese. Spesso la difficoltà delle Associazioni sono le mancanze di sedi sociali, non concesse dai comuni, come previsto dalla legge, che non permette di svolgere loro le attività.
C’è da sperare?
Il governo da tempo dovrebbe con nuove direttive riorganizzare il settore delle associazioni Combattentistiche e d’Arma, che attualmente anche se con grandi sacrifici sopravvivono e diciamo pure si sono rinnovati e si sono adeguati alle esigenze dei nostri giorni. Soltanto lavorando in sinergia o in rete fra di noi si può superare questa criticità. Non si ricevono più sovvenzioni dallo Stato bisogna autofinanziarsi; oggi lo Stato consente con progetti di svolgere attività. Se vogliamo esistere dobbiamo confrontarci. Per questo avevo pensato e ideato un coordinamento fra le associazioni della provincia di Messina.