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Niente bus al parcheggio del cavalcavia, per la Uil è una scelta sbagliata

Per Michele Barresi, segretario di Uiltrasporti, Messina si conferma una città senza alcuna moderna visione di mobilità integrata

Messina si conferma una città senza alcuna moderna visione di mobilità integrata e quando sembra farsi un passo avanti si finisce per farne due indietro”.

Lo dichiarato Michele Barresi, segretario generale Uiltrasporti Messina, criticando la decisione del Comune di Messina di destinare il posteggio del cavalcavia solo alla sosta delle auto dei, escludendo sia gli autobus turistici che quelli extraurbani, per i quali, inizialmente erano previsti 16 stalli. Invece, i 175 spazi saranno destinati tutti alle auto, con sosta a pagamento.

“Nell’area del posteggio del Cavalcavia – dice Barresi – il Comune solo pochi anni fa, aveva previsto e progettato una stazione per i bus extraurbani, da collegare con ascensori e tappeti mobili con la sottostante stazione ferroviaria. Il progetto, con finanziamenti europei era all’interno dell’accordo inizialmente firmato dall’amministrazione dell’allora sindaco Accorinti con le Ferrovie dello Stato che lo co-finanziava”.

Secondo quanto ricostruito dal sindacato, nei progetti era un perfetto esempio di mobilità integrata con il cavalcavia capolinea dei bus provenienti dalla provincia ionica e tirrenica, che avrebbero sgombrato così le aree attualmente occupate in alcune vie del centro città ed in piazza stazione che era destinata alla totale pedonalizzazione. Il trasporto bus extra urbano che si interscambiava, quindi, nell’area della stazione con i treni e con la vicina metroferrovia.

“Non comprendiamo perché si sia successivamente cambiata idea – continua la Uiltrasporti – affidando ad Atm Spa l’area del cavalcavia e destinandola ad ennesimo posteggio a pagamento per un centinaio di autovetture. Così facendo si disincentiva l’uso del mezzo pubblico, creando peraltro un inutile doppione del Cavallotti, distante solo poche centinaia di metri dal cavalcavia e spesso mezzo vuoto nella sua capienza. “Decisioni che finiscono per incentivare l’uso dell’auto privata – afferma Barresi – che dovrebbe essere tenuta fuori dal centro urbano per decongestionare il traffico e ridurre l’impatto acustico e ambientale in città”.

“Messina merita di più – conclude Barresi – e pertanto auspichiamo in un ripensamento da parte della futura amministrazione cittadina, affinché vengano ripresi i progetti iniziali che erano un tassello importante per quell’area più ampia che va dal cavalcavia fino alla stazione marittima che rappresenta il grande hub dell’intera mobilità cittadina e dello Stretto”.




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