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Market place, quasi 300 anni carcere agli indagati della Scampia di Messina

26 condanne sono state inflitte dal Gup Fabio Pagana nel processo scaturito dall 'operazione della Direzione Distrettuale antimafia, contro i responsabili della centrale dello spaccio del Rione Giostra. Solo un'assoluzione

Ventisei condanne pesantissime, per quasi 300 anni carcere complessivi, sono stati inflitti, questo pomeriggio, dal Gup Fabio Pagana ai responsabili dello spaccio di droga nel Rione di Giostra, arrestati nel maggio dello scorso anno nell’ambito dell’operazione “Market place“. Solo una la persona assolta.

Le condanne vanno da 1 anno e 4 mesi alla pena di 20 anni comminata a cinque persone finite sotto processo.

Furono 39 le persone arrestate nel maggio dello scorso anno nel corso dell’operazione condotta dagli uomini della Squadra Mobile e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina. Un blitz che scoperchiò un massiccio spaccio di droga nell’area di Via Seminario Estivo del rione Giostra, trasformato una roccaforte sorvegliata, talmente attiva e impenetrabile da essere definita “la Scampia di Messina“.

L’intera operazione è scaturita dalle indagini sull’ agguato avvenuto del gennaio 2017 ai danni di due uomini, padre e figlio, raggiunti da colpi di arma da fuoco. Il movente era proprio il controllo della piazza di spaccio, contesa da due organizzazioni. In mano agli inquirenti un’impressionante mole di episodi criminosi, intercettazioni, pedinamenti e una condanna esemplare arrivata in meno di un anno.

Lo scorso dicembre, il pubblico ministero Francesco Massara ha chiesto il rinvio a giudizio per 51 persone. Dopo un mese è iniziato il procedimento giudiziario che ha portato, a febbraio, alla richiesta di 27 condanne. Oggi la sentenza.




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