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Servizi sociali, Russo (PD): “Serve un potenziamento, non un’ispezione”

Il consigliere comunale del PD, Alessandro Russo, critica l'ispezione decisa l'Amministrazione dopo la richiesta di trasferimento a funzione amministrative da parte degli otto assistenti sociali e invoca il rafforzamento del servizio

I servizi sociali del Comune di Messina e la cronica mancanza di organico dell’assistenza, sono nuovamente sotto i riflettori.

Ad accenderli è stato il consigliere comunale del Partito Democratico, Alessandro Russo, in seguito ad un’ispezione decisa dall’Amministrazione dopo la richiesta di trasferimento a funzione amministrative da parte degli otto assistenti sociali del Comune. Un’ispezione che Russo giudica “singolare e fonte di preoccupazione vivissima“.

“L’Amministrazione non deve sanzionare e colpire gli assistenti sociali che chiedono di essere trasferiti – ha detto Russo – non è con la logica della punizione esemplare che si risolve il disagio strutturale del servizio. Andrebbe invece indagato e capito perché tutti gli assistenti sociali decidono di chiedere di essere trasferiti; andrebbe capita la ragione di ciò, indagando le motivazioni di tale malessere generale e cercare di risolvere strutturalmente gli eventuali problemi riscontrati. Si apprenderebbe che un numero così ridotto di personale per fronteggiare un numero così grande di fascicoli è al limite della sopportazione umana, altro che scarsa disponibilità al lavoro! Finora, nonostante le difficoltà, gli assistenti sociali coinvolti hanno saputo gestire problematiche numerosissime e molto gravi con grande professionalità: che senso ha, quindi, sanzionarli?”.

“E’ atteggiamento – prosegue Russo – che non solo non si condivide ma che si spera non venga portato a compimento dall’Amministrazione. Serve, piuttosto, prendere atto della sempre minore centralità assegnata al servizio di assistenti sociali da parte di questo Comune, quando – soprattutto in fase di uscita post Covid19, come ricordava ieri il Procuratore Pagano – le emergenze individuali sono esplose: dall’abbandono scolastico ai disturbi alimentari, dalle famiglie a rischio ai disturbi di comportamento, dalle violenze di genere alle tendenze suicide. E’ un quadro di enorme gravità quello emerso in queste ore. E il Comune non può agire con spirito di repressione nei confronti di un servizio essenziale e dei suoi operatori. Il Comune deve rafforzarlo, semmai. E deve cercare di capire le ragioni di un malessere così diffuso da parte degli operatori coinvolti, provvedendo a risolvere le cause originarie”.

“Servirebbe – propone Russo – un potenziamento dell’organico, visto non come un costo per il Comune bensì come un vero e proprio investimento per il lungo periodo. Serve un rafforzamento della struttura dei servizi sociali, abbandonando la facile narrazione per la quale, avendo creato la Messina Social City, i problemi dei servizi sociali a Messina non siano più urgenti. Tutt’altro. Accanto alla Messina Social City va rafforzato, con investimenti immediati, il servizio di assistenti sociali del Comune, dando loro un coordinamento competente e in rete con le altre istituzioni del territorio, non abbandonando a se stessi i pochi assistenti sociali del Comune”.




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