”Al lavoro per la pace” è lo slogan della manifestazione Cgil Cisl Uil per il Primo Maggio, ad Assisi, in piazza San Francesco. Al centro i temi della pace, del lavoro e della crescita del Paese.
Temi ripresi anche dalle organizzazioni sindacali messinesi, con i riflettori puntati sui problemi del territorio.
“Bisogna tornare a dare valore alla parola lavoro”. A dirlo, in occasione della Festa dei Lavoratori, è stato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi che ha richiamato i valori espressi in piazza ad Assisi in occasione della manifestazione nazionale ma anche evidenziato la condizione territoriale di una città che deve “avere la capacità di stare insieme per una visione futura di sviluppo. Chiunque sarà il sindaco – ha detto Alibrandi – dovrà dimostrare la capacità di tenere compatto il sistema-Messina per affrontare le nuove sfide che derivano dalle grandi risorse del Pnrr. Per questo, il mio augurio è che il prossimo anno in questa giornata si possa festeggiare il lavoro ritrovato, le nuove opportunità, con i numeri statistici di chi torna e non di chi è costretto ad andare via”.
Un richiamo forte, Alibrandi, lo ha fatto sulla sicurezza. Un messaggio che rafforza quello lanciato ad Assisi dal segretario generale Luigi Sbarra che ha evidenziato la necessità come “il lavoro non sia più precarietà, caporalato, sfruttamento dei più deboli, delle donne, dei migranti; che torni ad essere sempre e ovunque dignità”.
“Un Primo Maggio che deve rappresentare un severo monito di profonda riflessione per tentare di correggere politiche, scelte ed opzioni che sono pericolosamente distanti dai bisogni reali del mondo del lavoro e dei cittadini”, ha affermato Ivan Tripodi, Segretario generale della Uil Messina.
“A Messina – ha proseguito – e nella sua provincia, porta del Mediterraneo, viviamo una condizione drammatica: la crisi e la disoccupazione, il lavoro nero e la mancanza di basilari e credibili progetti di sviluppo futuro rappresentano la tragica quotidianità. I nostri disperati appelli e le nostre richieste di invertire la rotta, coniugate a proposte concrete e soprattutto realizzabili, sono stati sistematicamente inascoltati e, dunque, siamo giunti ben oltre i tempi supplementari per un territorio inaridito dall’assenza di politiche di sviluppo, di idee e di prospettive per il futuro e massacrato da governi ed amministrazioni fallimentari. Forse il Pnrr può davvero rappresentare l’ultimissima spiaggia, ma, vista l’oggettiva e certificata incapacità dimostrata dai governi locali e nazionali, siamo fortemente preoccupati ed assolutamente scettici”.
E’ Capo d’Orlando la piazza scelta dalla Cgil per celebrare il primo maggio, insieme all’Anpi, con l’intervento del il segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni. Al centro, anche qui, i temi del lavoro e della pace.
“È aumentata la precarietà – ha detto Mastroeni – i giovani e le donne stanno pagando un prezzo pesantissimo. Importante rilanciare il lavoro in tutto il nostro territorio. Rilanciamo l’urgenza di un percorso di sviluppo e di crescita socio-economica che deve interessare tutto il territorio provinciale messinese per nuove e necessarie opportunità di lavoro, c’è la necessità di coinvolgere l’intero territorio provinciale nelle politiche di sviluppo”
Tanti gli eventi a Piazza Matteotti: mostra fotografica sulla Festa del Lavoro, la proiezione di un video per non dimenticare la strage di Portella della Ginestra con ricostruzioni del tragico attacco al mondo del lavoro, un omaggio ai sindacalisti uccisi in Sicilia dalla mafia. Organizzata anche una raccolta fondi per la popolazione ucraina tramite la Croce Rossa italiana – Comitato Tirreno Nebrodi. Dalle ore 20 nella piazza centrale anche il concerto del Primo Maggio con l’esibizione di artisti siciliani.