Fare la pace con la Natura è il compito determinante del XXI secolo. Deve essere la priorità numero uno per tutti, ovunque, perché fare pace con la natura significa garantire il benessere.
Secondo l’International Union for Conservation of Nature (IUCN), l’United Nations Environment Programme (Unep) e il Ministero Federale dell’Ambiente della Germania, «L’European Green Deal è in linea per mobilitare l’azione sulle soluzioni basate sulla natura (NbS) e, allo stesso tempo, aiutare a sostenere il recovery plan europeo».
Le soluzioni basate sulla natura (NbS) utilizzano le proprietà positive degli ecosistemi intatti. Queste soluzioni includono la protezione e il ripristino di foreste, brughiere e suoli, l’istituzione di filiere prive di deforestazione, ma anche l’espansione di aree protette a terra e a mare per salvaguardare habitat e specie. Ciascuna di queste misure ha anche un effetto positivo su molti altri obiettivi della sostenibilità e senza le NbS sarà impossibile affrontare le grandi sfide climatiche e ambientali future. Una politica europea orientata al futuro come il Green Deal deve quindi includere soluzioni basate sulla natura.
Intervenendo all’evento virtuale “The European” Green Deal “and nature-based solutions (NbS)” co-organizzato da Iucn, Unep e governo tedesco, Bruno Oberle, direttore generale dell’IUCN, ha detto che «L’Europen Green Deal ci fornisce un opportuno quadro di ricerca e di azione politica per mobilitarne non solo l’attuazione, ma anche per accelerare il finanziamento di soluzioni su larga scala basate sulla natura. L’Iucn è convinta che l’Europa possa realizzare le sue ambizioni stabilite nell’European Green Deal, sostenendo contemporaneamente le risposte per la gestione delle crisi a breve termine e la ripresa economica a più lungo termine delineata nel suo European Recovery Package. Il nuovo Iucn Global Standard for Nature-based Solutions può fungere da strumento chiave per aiutare gli Stati membri dell’UE e le imprese a valutare i progressi nel tentativo di costruire una società più inclusiva e sostenibile».
Il direttore generale dell’IUCN ha evidenziato tre aree chiave sulle quali è necessario puntare per applicare le azioni NbS a un livello utile: «Creare politiche più coerenti, catalizzare strumenti finanziari e di investimento e generare nuove conoscenze e apprendimento».
Secondo la Commissione europea, negli ultimi quattro anni sono stati investiti più di 200 milioni di euro in progetti di ricerca e dimostrazione NbS e prevede che. Grazie all’European Green Deal e a e Horizon Europe, in futuro maggiori fondi si concentreranno sulle NbS.
Molti dei relatori che hanno partecipato all’evento hanno sottolineato che, a condizione che le diverse politiche siano allineate e attuate, un approccio NbS può offrire molteplici vantaggi per l’Europa, la Ministro Federale per l’Ambiente della Germania, Svenja Schulze, ha ricordato che «La natura è il nostro partner più importante. Crea soluzioni nella lotta contro la crisi climatica e ci aiuta ad adattarci ai cambiamenti climatici. La buona notizia è che conosciamo le misure adeguate per affrontare allo stesso tempo cambiamento climatico ed estinzione delle specie, soluzioni socialmente giuste e allo stesso tempo particolarmente convenienti: le cosiddette soluzioni basate sulla natura. Abbiamo bisogno di ecosistemi stabili e adattabili come base per la vita, e dobbiamo quindi fare tutto ciò che possiamo per proteggerli e ripristinarli… Una politica dell’UE lungimirante, come il Green Deal, deve quindi includere soluzioni basate sulla natura».
Il Ministero Federale dell’Ambiente tedesco sostiene le soluzioni basate sulla natura attraverso l’ Internationale Klimaschutzinitiative (IKI) che finanzia anche progetti internazionali nel campo della NbS, come per esempio un progetto per ripristinare due fiumi e una foresta di mangrovie in Ecuador per migliorare l’agrobiodiversità, la gestione sostenibile delle acque e la zootecnia, nonché la creazione di opportunità di reddito dall’ecoturismo. Un altro progetto nelle Filippine sostiene, tra le altre cose, un programma di borse di studio per lo sviluppo di concetti di business per i settori economici privati più importanti del Paese, al fine di sviluppare l’adattamento basato sull’ecosistema o soluzioni basate sulla natura per le risorse marine che promuovano in egual misura lavori verdi e mezzi di sussistenza sostenibili. La Germania sta discutendo anche la sua nuova strategia di protezione delle torbiere.
Radhika Murti, direttrice del Global Ecosystem Management Programme dell’IUCN, che ha contribuito a supervisionare lo sviluppo del nuovo Iucn Global Standard ha sottolineato che «Abbiamo un solido proof of concept. Le soluzioni basate sulla natura hanno dimostrato di poter affrontare le sfide della società come il cambiamento climatico, fornendo allo stesso tempo molti benefici collaterali alle persone e alla natura. Ora, gli Stati membri dell’UE devono sfruttare tutto il potenziale delle soluzioni basate sulla natura incorporandole nelle politiche settoriali».
Il direttore regionale europeo dell’Iucn, Luc Bas, ha aggiunto: «Le strategie Farm to Fork e Biodiversità dell’UE, così come parte dell’European Green Deal europeo, possono fornire soluzioni basate sulla natura che aumentino il vero ripristino e contribuiscano alla biodiversità. Ad esempio, gli Stati membri dell’UE possono seguire la comunità internazionale e assumere impegni di ripristino nell’ambito dell’iniziativa globale Bonn Challenge». Lanciata dal governo tedesco e dall’IUCN nel 2011, la Bonn Challenge punta a ripristinare e conservare 350.000 ettari di terra degradata e deforestata entro il 2030. Finora hanno aderito 61 paesi.
Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’Unep, ha concluso: «Come chiarisce l’Emissioni Gap Report dell’UNEP, siamo in un’emergenza climatica, diretti verso un mondo che sarà almeno 3° C più caldo entro la fine del secolo. Affrontare l’emergenza climatica ci impone di accelerare rapidamente la decarbonizzazione delle nostre economie E di investire nel ripristino degli ecosistemi, che proteggono le infrastrutture della natura. Come ha notato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, fare la pace con la natura è il compito determinante del XXI secolo. Deve essere la priorità numero uno per tutti, o vunque, perché fare pace con la natura significa garantire il benessere e la sostenibilità delle persone».(fonte greenreport.it)