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Cosimo Roberto Vento

La seconda patria di Cosimo Roberto Vento: l’America

Due sorelle sposano due fratelli...che meraviglia! Lavorando tra alberghi e ristorazione ...

Il sogno del Castelvetranese e la sua lunga storia d’amore tra Italia e New York.

Persona semplice e cordiale, Cosimo Roberto Vento, il Castelvetranese, che ora vive a Gubbio e che ha trascorso i suoi sessantacinque anni tra l’Italia e l’America. Un sorriso smagliante, ricamato di ricordi, vivi sempre nel suo cuore. Cosimo è l’uomo del Sud che non si è mai arreso, che ha lottato per conquistare il mondo, quel mondo che lo ha condotto lontano dalla sua Sicilia. Sin da ragazzo sente l’amore innato per la sua isola, ma al contempo comprende le difficoltà della sua terra di vivere liberamente. Si sente soffocare per la mancanza di lavoro, desidera un po’ di libertà. Nasce, perciò, il desiderio di volare via. Si sente un uccello in gabbia e vuol volare per trovare una meta che gli dia un futuro sicuro.

Collegati in streaming su Zoom, si avverte il suo desiderio di aprirsi, raccontare la sua struggente storia.

 

 

Parte giovanissimo a Lugano, dove comincia a lavorare in un albergo. Qui c’è anche suo fratello, che col tempo gli presenta la sorella della sua fidanzatina. Scoppia il colpo di fulmine per la giovanissima Maria Valenti. Sebbene entrambi quindicenni, Maria è la ragazza per sempre, quella che gli ruba l’anima, che lo fa innamorare perdutamente. A vent’anni si sposano, e vivono in provincia di Como sul lago di Lugano.

Due sorelle sposano due fratelli…che meraviglia! Lavorando tra alberghi e ristorazione, anche a Campione d’Italia, dove trovasi un famosissimo Casinò, all’età di ventisette anni percepisce il desiderio di imparare l’inglese. È, così, che assieme alla moglie si organizza per partire per l’Inghilterra oppure per l’America.

Decidono per New York. Il padre di Cosimo lo consiglia di affidarsi al suo amico, Luciano Saladino.

Era consuetudine che il padre gli prestasse la sua macchina, quando dall’America giungeva in Italia con Italviaggi. Cosimo tranquillizza il papà e prima di partire per New York si rivolge a lui. Ricorda che per la prima volta partito da solo senza la moglie, Luciano lo andò a prendere in aeroporto. Aveva una maglietta con sù scritto: “Luciano Saladino cerca Cosimo Vento”. Ride a crepapelle, rievocando quel momento in cui lo vide. Gli sembrò l’àncora di salvezza. Forte la grande ospitalità offerta dall’amico e dalla moglie Franca, ma ricorda anche che in quel contesto Luciano lo portò a salutare un caro amico e paesano di Castelvetrano. Come dimenticare il caro Nicola Buscaglia, fratello della geniale giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta. Nick è stato il fratello ritrovato, un amico che non conosceva, ma che diventò un anello indissolubile. Poi conobbe la buona e indimenticabile Giovanna e l’altra sorella Carmela, della nota Carmela’s Pizzeria & Ristorante, con il marito Bart. Nick insistette, affinché Cosimo si fermasse da Luciano solo per cena, perché gli offrì grande ospitalità a casa sua. Grazie ad “America oggi” di New York, giornale importantissimo Italo americano, che conosceva già dal 1983, frequentando il bar dove c’erano tutti gli italo americani, in Fresh Pond Road, trovò il lavoro che gli cambiò la vita. Fu in quel bar che trovò un’inserzione, nella quale si cercava un rappresentante di films Italiani per la distribuzione negli Stati Uniti. Gli sembrava la manna dal cielo… Comincia a lavorare al “Colosseo”, conosciutissimo a New York, facendo il rappresentante dei films italiani. Al “Colosseo”, geniale centro degli importatori dei films italiani conosciuti nel mondo, comincia la sua fortuna. Con coraggio apre altri punti vendita e guadagna parecchio. Dopo neanche cinque mesi che si trovava a New York, riesce ad aprire una videoteca che ottiene grande successo. La Corporation prende il nome dalle sue iniziali V.C.R., così come aveva voluto anche Luciano Saladino. Apre la compagnia e assume due impiegate, ma dopo un anno si trasferisce in un altro gran locale, proprio di fronte a quello che già aveva. Fortissimi gli affari, anche perché venivano da Astoria, da Brooklyn, dal New jersey e dal Bronx. Abitava a College Point, luogo da lui visitato nel 2014. Nel 1990 Cosimo, tornato in Italia, aveva venduto molto bene la videoteca e , con i soldi guadagnati, aveva comprato due appartamenti in America. Dopo essere stato per otto anni in America, il felice rientro in Italia. Riesce a realizzare un altro appartamento sul lago di Lugano, dove era cresciuto da ragazzo. Aveva chiesto a Dio di aiutarlo ed era stato accontentato. Cosimo è pienamente convinto che la mano di Dio possa trasformare ogni cosa e che tutto sia scritto. Ritiene che chi agisca nel bene, otterrà il bene. Una famiglia stupenda la sua. La moglie Maria gli dà quattro figli: Rossella, Elena, Robert, Gaudio, tutti nati in Italia, tranne Robert( nato in America e vive in Texas). I giovani, oggi, lavorano tutti, grazie al meraviglioso contributo della lingua inglese, regalata dalla “madre” America. Aveva, intanto, aperto una seconda videoteca, sul lago di Como, che in seguito venderà. Nel 1993 avviene in lui una profonda conversione religiosa, tanto che va in India, dove ascolta questa voce interiore che lo chiama, che lo guida. Quando ritorna dall’India pensa di trasferirsi nella città di Assisi, al centro di spiritualità “Randa” di Gualdo Tadino in Umbria. Nel 1994 compra una proprietà, dove fa costruire una casa. Purtroppo non realizza il sogno, in quanto nel mese di settembre del 1997 avviene un terremoto che spacca la casa in due. Il suo sogno era costruire un ristorante in una zona di grande pace spirituale… Strano a dirsi, perché Cosimo prepara subito le valigie e torna in America. Di quel periodo con grande entusiasmo e commozione rammenta che i suoi bambini al Columbus day erano in un carrettino siciliano, simbolo della Sicilia nel mondo. Non si scoraggia per niente il siciliano, perché apre un ristorante- Caffè, dal nome My Way in Calles Point. Nel 2002, dopo che gli avevano ricostruito a Gualdo Tadino la casa, Cosimo pensa di vendere il bar ristorante e subito si offrono per acquistarlo i fratelli Rose’s pizza, già proprietari di una catena di 11 ristoranti e con la sua 12, a New York. Nel 1999, addirittura, riceve un premio perché il locale, sempre pieno di gente faceva ottimi affari. Dopo la caduta delle Torri gemelli nel 2001 sente aria di guerra nel mondo e, proprio in virtù della conversione religiosa avuta in India, decide di tornare in Italia nel 2002. Una preminente figura della sua vita è stato Sai Baba, incontrato in India, suo padre spirituale. Fondamentalmente Cosimo nasce cattolico, religione dalla quale non si distacca, ma si avvicina alla religiosità del santone indiano, perché, come riferisce, è stato come un padre. Una delle sue più belle poesie è “La resurrezione”a lui dedicata. Ricorda il giorno in cui Sai Baba è morto, il 24 Aprile 2011, che corrisponde appunto al giorno della Resurrezione.

Per la poesia ha ottenuto grandi riconoscimenti e premi. Era già dal 2004 che egli scriveva i pensieri ed anche i pensieri di madre Teresa di Calcutta. Tutti e due i personaggi erano sostenitori dell’altruismo, dell’amore per gli altri, della generosità di soccorrere i poveri, gli umili, i diseredati, del prossimo. Racconta che madre Teresa seguiva Sai Baba per aiutare i figlioli in India; si consigliava con lui e scriveva dei pensieri ricchi di carisma. Cosimo ribadisce che Dio è in ciascuno di noi e che siamo un tutt’uno. Non c’è foglia che si muova senza il consenso di Dio. Si sente salvato da lui, dopo un brutto infarto. Il destino di ogni uomo, dice, è scritto. Come esseri del creato si rifà alla religiosità di San Francesco d’Assisi, all’amore per tutte le creature, alla misticità di San Pio da Pietralcina. Dopo questo momento di introspezione, Vento ritorna alla sua rievocazione. Gli viene in mente la persona che più di tutti nella vita ha sempre lottato per l’altruismo. Si tratta del Cav. Josephine Buscaglia Maietta, la Regina della trasmissione “Sabato italiano” di Radio Hofstra University di New York. È la siciliana che non ha mai dimenticato i fratelli italoamericani; che li ha sempre aiutati come meglio ha potuto in tutte le circostanze a New York. Definisce la Castelvetranese “l’eterna bambina”, perché il cuore di Josephine è rimasto ingenuo come quello dei bambini. Ciò perché insegnando a scuola ha addolcito sempre di più i suoi sentimenti verso gli altri. Sono gli stessi allievi che la ricordano con infinito affetto e che la mandano a salutare dopo tanti anni. Rammenta che nel 2019 ha avuto il piacere di andare presso Radio Hofstra University per assistere alla trasmissione della Regina del “Sabato italiano”. É stata un’esperienza bellissima, che rimarrà indelebile nel suo cuore. Invita tutto il mondo ad ascoltare non solo le canzoni che trasmette in Radio, ma anche la voce di Josephine, per gli alti sentimenti che suscita nei radiospettatori. Dal canto suo Josephine, settimanalmente, menziona Cosimo Roberto Vento per farlo conoscere ai radioascoltatori dall’Italia all’Australia.

Ora vive a Gubbio in una zona di grande tranquillità, nella sua casa, circondato dai suoi gattini che ama come figli. Li ha creato un ristorante: Il Turista, che al momento per ragioni di sicurezza Covid è fermo. Si spera al più presto possa riprendere la sua piena attività. L’intervista, che volge al termine, si conclude con un monito agli italoamericani di essere sempre se stessi. Cosimo sussurra: “Basta andare a New York e aprire la propria mente. L’America fa diventare grandi. Basta avere dei sogni; pensare con la propria testa; crederci in maniera determinata, che i sogni veramente si realizzano”. Cosimo saluta gli italoamericani di New York con le parole più belle: “I love You”.

Non dimentica, sì, non dimentica la fortuna che gli ha procurato la terra di Colombo. Insiste affinché gli italoamericani non dimentichino la Sicilia. Gli italo americani sono la forza dell’Italia in America. Certo è che non scorderà mai quella terra che è stata la sua seconda patria e che, insieme a lui e alla moglie Maria, ha dato i più alti valori ai suoi meravigliosi quattro figli.

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