Amara trasferta per i Peloritani, che, già falcidiati per le squalifiche e gli infortuni, perdono due pedine proprio poche ore prima del match, tra cui il bomber Adorante.
A causa di una positività al Covid, la partita, prevista alle 17:30, viene giocata alle 20:00.
Con soli 17 giocatori a disposizione, mister Capuano è costretto ad inventarsi la formazione titolare con un attacco diretto da Russo e Konate. Il Messina regge bene i primi venti minuti in cui i padroni di casa creano senza troppa convinzione. I Peloritani cercano di addormentare la partita e contenere l’avversario. Al 23′ primo squillo per i calabresi che trovano pronto Lewandoski in uscita. I padroni di casa, però, passano in vantaggio 4 minuti dopo: Vandeputte crossa in area un pallone velenoso che lo sfortunato Carillo devìa nella propria porta. Ennesima sfortuna di una trasferta iniziata male per i giallorossi. Capuano corre ai ripari e già al minuto 33′ opera il primo cambio; fuori Konate dentro Busatto. Nel Messina uno dei più attivi è Catania, che sulla propria corsia cerca di sfondare la difesa avversaria. Al 36′ l’esterno giallorosso crossa per Russo, il pallone è conteso con un avversario: i peloritani reclamano il calcio d’angolo ma l’arbitro non è d’accordo. Le squadre vanno, quindi, negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.
Nella ripresa Capuano opera subito la seconda sostituzione: fuori Morelli dentro Di Stefano per dare maggiore spinta in avanti. Il Catanzaro comincia forte il secondo tempo e, già al 48′, Bombagi impegna la difesa messinese: è il preludio al raddoppio che avviene 6 minuti dopo con una sassata sotto la traversa di Vanduputte, imprendibile per Lewandoski. Il Messina si perde letteralmente ed il pallino del gioco resta in mano calabrese fino al minuto 85, quando Busatto tira una sassata che si infrange sulla traversa anche se, sull’azione, il guardalinee alza la bandierina! In classifica il Messina resta in zona playout, ad una sola lunghezza dalla salvezza ed a 5 punti dai playoff. Prossima gara domenica alle 17:30, contro l’Avellino.