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Anticovid & Scuola: No Dad con un solo positivo in classe

Quali regole sono valide nella gestione dell’emergenza Covid-19 a scuola?

Quali regole sono valide nella gestione dell’emergenza Covid-19 a scuola?

 

Si era parlato martedì del ritorno alla Dad (didattica a distanza) in caso di un solo positivo in classe. La comunicazione era stata diffusa con una circolare nella serata del 29 novembre, firmata dal Direttore generale della prevenzione sanitaria Giovanni Rezza e dal capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali Jacopo Greco. Poi la precisazione da altre fonti di governo: vista l’attuale situazione epidemiologica, la didattica a distanza con un positivo in classe non è prevista. Continuano le regole precedenti.

 

Secondo il protocollo emanato il 4 novembre, nel caso in cui le autorità siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente, ovvero, se l’Asl non può intervenire, il Dirigente scolastico, venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola, insieme al referente Covid, deve individuare i “contatti scolastici” e prescrivere il comportamento da adottare, rifacendosi ovviamente al documento ufficiale. La scuola deve quindi comunicare le disposizioni agli studenti, ai genitori e agli insegnanti che sono stati a contatto con il positivo nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o del tampone positivo.

 

Successivamente lo stesso referente Covid comunicherà alla Asl di riferimento le misure adottate.

L’attuale protocollo prevede un tampone da effettuare il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del “contatto”, definito “tempo zero” e siglato T0.

Se il risultato è negativo si può già rientrare a scuola senza fare la quarantena.

Dopo cinque giorni, però, bisogna effettuare un secondo tampone (siglato T5 ovvero “tempo 5”), ma la didattica a distanza si ha solo con il terzo contagio in classe.

Invece, basterà un solo positivo in classe per i bambini fino a sei anni, due positivi per gli alunni da 6 a 12 anni. In questi casi si farà quarantena di dieci giorni con tampone alla fine del periodo di isolamento.

 

I docenti entrati in contatto con il positivo (alunno o collega in compresenza) se sono vaccinati fanno il test e restano a scuola, se non lo sono vanno in quarantena per 10 giorni anche se il primo test è negativo. Rientrano se il nuovo tampone dà il via libera.

 

Questo varrà fino al 15 dicembre, giorno in cui entrerà in vigore l’obbligo vaccinale per la categoria professionale.

Per le altre classi non sono previsti provvedimenti, salvo disposizioni diverse della Asl.

 




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