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Messina notte

Centro storico fra movida e inciviltà

non è normale che si colpevolizzino gli amministratori anche quando essi non sono più amministratori o gli esercenti sparando sul mucchio!

Dal Comitato Cittadino “Centro Storico Vivibile” riceviamo:

 

“È normale che diversi locali e ritrovi del centro storico cittadino facciano musica dal vivo, trasformandosi in discoteche e luoghi per concerti all’aperto, con amplificazione al massimo ed a ridosso delle abitazioni, senza rispettare gli orari previsti dalla ordinanza municipale ancora in vigore, e strafregandosene del diritto dei residenti al riposo notturno?

È normale che locali ed esercizi di varia tipologia rimangano aperti tutta la notte, fino alle cinque del mattino ed oltre, dato che non è previsto alcun orario di chiusura come in tutti i centri urbani civili, aggregando una clientela che bivacca all’insegna di schiamazzi ed urla da trogloditi, con il verificarsi talvolta di autentiche risse?

È normale che giovani minorenni e non vengano indotti all’uso smodato di superalcolici, utilizzando anche il rituale del pericoloso ed autolesionista del “bingedrinking”, che procura, a lungo andare, danni irreversibili ai neuroni cerebrali?

È normale che degli autentici incivili, che vedono il centro storico come “territorio di conquista”, scorazzino per le vie e le strade durante tutto il giorno, e di notte fino all’alba, con le loro auto e minicar dotate di impianti di amplificazione fuori legge, con il preciso e solo intento di disturbare il riposo notturno dei residenti?

È normale che certe vie del centro si trasformino di notte in piste per gare di moto di grossa cilindrata?

È normale che aree di pregio storico-culturale ed architettonico del centro storico siano ormai totalmente occupate e soffocate da strutture permanenti dei vari locali?

Ed è normale che tutto ciò venga tollerato (se non favorito) senza interventi adeguati da parte di tutte le varie istituzioni competenti, per ripristinare un minimo di decoro e di convivenza civile?

NO! Non è assolutamente normale.
Ma tutto questo forse continua ad avvenire perché non si svolge nelle zone di residenza di chi ha gestito o gestisce o rappresenta le varie Istituzioni, ma riguarda solo dei comuni cittadini che in questi ultimi anni hanno visto e continuano a vedere tuttora le loro proteste e le richieste di tutela dei loro diritti cadere nel nulla.”

°°°°

(NdR): No, non è normale. Non è normale neanche che tale questione venga riproposta, come una ossessione, senza che il Consiglio comunale o la Questura intervengano, ma si colpevolizzino esclusivamente gli amministratori locali anche quando essi non sono più amministratori o gli esercenti sparando nel mucchio!

Non sappiamo se il “Comitato” esasperi un problema esistente, ma sappiamo che fra l’amministrazione dimessasi ed esercenti sono stati stipulati accordi precisi, sappiamo che esistono norme e leggi, sappiamo che molti esercenti “civili” operano in modo adeguato, sappiamo che in ogni comunità c’è una minoranza restia all’applicazione delle norme come sappiamo che del comportamento dei cittadini-avventori non può essere data colpa agli esercenti.

La questione, se è nei termini esposti, è quindi di “ordine pubblico” e di rispetto della normativa: cosa ne dicono Vigili Urbani, Questura, Prefettura e da ultimo il Commissario insediatosi a Palazzo Zanca, pronto a fare le pulci all’operato degli ex amministratori?




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