Il mare, grande caverna, scettro di ricchezze sconosciute
L’Isolotto di San Giorgio è riaffiorato in Sicilia, da qualche tempo, nel mare antistante la città di Sciacca, in provincia di Agrigento.
Il tratto di scogliera, emerso per 49 centimetri, ha predisposto in secca le rocce coperte da alghe e da scogli con Posidonia oceanica.
L’isolotto di San Giorgio non è mai emerso nel 1900. Dista dalla spiaggia qualche centinaio di metri. La sua presenza è accertata da carte del ‘600 e ‘700.
I drone hanno ostentato scogliere emerse per decine di centimetri in vari luoghi della costa. Da alcune immagini ci si rende conto che il livello del mare era molto più alto. Gli stessi eventi sono accaduti a Mazara del Vallo, nel porto di Licata e a Pantelleria, come riportato dal WWF. La bassa marea ha fatto riemergere formazioni della città di Eraclea. Le motivazioni risalgono a diversi componenti moltiplicatisi.
In primis è bene ricordare la presenza delle maree primaverili, indi un anomalo anticiclone su gran parte d’Europa.
A detta degli esperti un’alta pressione ha provocato una fugace diminuzione del livello del mare equivalente alla bassa marea. Ciò ha determinato una diminuzione di oltre 14 cm. Anche il vento da nord sembrerebbe che abbia cooperato alla diminuzione locale del livello. Secondo la mareografia si è registrato in queste zone una diminuzione del l.m. che arriva a circa 41 cm per Sciacca, mentre 32 cm per Porto Empedocle.
È proprio da notare che nell’isolotto San Giorgio sostano i gabbiani, come informa il WWF Sicilia Area Mediterranea. Gli stessi addetti si sono recati in loco per osservare da vicino il fenomeno record di bassa marea, per verificare anomalie e cause. L’avvenimento suscettibile di studio sta avendo effetti funesti sulla fauna marina del Mediterraneo. Animali marini come ricci di mare, granchi e gamberi, sono stati coinvolti da questo fenomeno. Si è verificata la loro morte a causa del ritiro della fascia marina. Molte le specie intrappolate in sacche di acqua riservata ad evaporare. Questa strage non si realizza, di solito, durante i flussi di marea.
Si può prendere atto che i fenomeni inusuali marini, spesso inattesi, destano curiosità ed insieme paura in tutti coloro che, inerti, ve ne assistono. Il mare, grande caverna, scettro di ricchezze sconosciute, di città nascoste e sommerse, è fonte di sapere.
È sempre pur vero che la Sicilia, con le sue acque azzurre e cristalline, quando l’uomo sa far buon uso dell’ambiente, affascina e ammalia chiunque ne senta il suo vero profumo.