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fabio costantino

Si è dimesso il Garante per l’Infanzia, Costantino: “Ho provato ad accendere i riflettori su molte fragilità”

Costantino ha presentato  le dimissioni considerandole "un atto dovuto a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale che mi ha nominato"

Si è dimesso il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Messina, Angelo Fabio Costantino.

Questa mattina Costantino ha presentato  le dimissioni considerandole “un atto dovuto a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale che mi ha nominato”.
“Il regolamento mi avrebbe consentito di continuare con il lavoro istituzionale intrapreso – ha aggiunto – ma ritengo doveroso rimettere il mio mandato per consentire al nuovo Consiglio Comunale di poter scegliere la figura che meglio potrà interpretare la sensibilità dei nuovi eletti”.

Il Garante ha affidato alla sua pagina Facebook un lungo messaggio di saluti e ringraziamenti.
“Ho intrapreso questo percorso nel Maggio del 2019 con entusiasmo e convinzione – ha scritto – facendomi guidare dai principi che ispirano la Convezione ONU sui Diritti del Fanciullo del 20 novembre del 1989.
Spero di aver onorato il ruolo che sono stato chiamato a ricoprire”.

Un compito non semplice quello di Costantino, nè privo di polemiche e amarezze: “In questi tre anni – ha sottolineato – ho provato a collaborare con tutte le Istituzioni anche con quelle che, non comprendendo il ruolo del Garante dell’Infanzia, hanno preferito tenermi alla porta. Di questo mi assumo totalmente la responsabilità per non aver trovato la giusta strategia per abbattere resistenze e diffidenze. So però di non aver agito mai con pregiudizio ma sempre guidato dall’imparzialità e dall’indipendenza”.

“Ho provato ad accendere i riflettori su molte fragilità del mondo dell’infanzia a Messina – ha proseguito – a partire dai Servizi Pubblici che dovrebbero tutelarla. Servizi che soffrono tutti di una cronica carenza di personale dovuta alle politiche di austerità degli ultimi anni. Contrarre le risorse dai servizi che si occupano di prevenzione e cura dell’infanzia significa creare il terreno per la manifestazione del disagio giovanile.
La città ha bisogno di ripartire da un Servizio Sociale Professionale, Pubblico, forte, rinnovato ed efficiente e di un rafforzamento degli organici della Neuropsichiatria Infantile Universitaria e territoriale, affinchè il bambino sofferente possa trovare cura a 360 gradi, dalla fase acuta alla presa in carico”.
“Messina è meravigliosa e generosa ma non dobbiamo avere paura di considerarla ancora malata.
Esistono ancora troppe sacche di privilegio; silenzi assordanti che sanno di omertà e paura; agiti che incoraggiano l’esclusione sociale dei più giovani e dei più onesti”.




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