“Essere il candidato sindaco della città dove ho vissuto i miei primi quarant’anni, dove c’è la mia famiglia dove risiedono i miei affetti più profondi è una cosa che mi emoziona e al tempo stesso di esalta e mi motiva tantissimo”.
E’ finalmente arrivato il giorno di Maurizio Croce, quello dell’inizio della sua campagna elettorale, il giorno della sua proposta alla città
“Il mio progetto è creare ricchezza e benessere per i cittadini – spiega – e questo si può ottenere perchè è un momento storico, in cui c’è un salvadanaio che si chiamo PNRR, su cui si possono intercettare finanziamenti importanti per poter programmare, attuare e realizzare opere che servano per rendere Messina realmente una città del futuro”
Dopo settimane di “sì”, “no”, “forse”, è stata ufficializzata questo pomeriggio la candidatura di Maurizio Croce a sindaco del Centrodestra.
Negli ultimi giorni anche le ultime forze politiche che mancavano all’appello hanno rotto gli indugi. E se Lega-Prima l’Italia non sarà rappresentato come partito, lo sarà coni leghisti messinesi che non hanno seguito Nino Germanà. Come il segretario cittadino Nino Beninati, oggi pomeriggio in prima fila a sostenere Croce.
“Sarà una campagna elettorale lunga – ha detto Croce – in cui il Centrodestra si presenta unito, che nonostante l’opposizione di un singolo deputato, è un Centrodestra più forte di quanto si potesse pensare. E questo mi riempie di orgoglio: essere riuscito ad unire tutte le forze che sono qui oggi e ad ottenere la loro fiducia”.
Non sembra fare paura la defezione della Lega. E quando gli chiediamo se hai mai pensato che la sua candidatura fosse veramente divisiva, Maurizio Croce indica i simboli dei partiti che lo sostengono affissi alla parete (sono dodici, compreso il suo) e commenta: “La risposta è lì. Ci sono tutti tranne uno, ma non l’ho tenuto fuori io. Non mi sono mai sentito un candidato divisivo. Una figura come la mia che viene dal mondo tecnico, dal mondo delle competenze, è per definizione una figura inclusiva”.
“Ho avuto il mio primo incarico tecnico quando alla Regione c’era Lombardo e la Governo nazionale Berlusconi – ha precisato, quasi a voler rispondere a chi continua a definirlo l’ex assessore della giunta Crocetta – . Ho lavorato come commissario per il rischio idrogeologico con governi di Centrodestra e Centrosinistra. Ho madre e padre, non padrini. Mi sono guadagnato tutto sul campo”.
Non è un candidato disponibile alla polemica Maurizio Croce, Non vuole esserlo. “La mia campagna elettorale – chiarisce – sarà incentrata nel rispetto dei candidati a avrà toni assolutamente equilibrati. La volgarità è un linguaggio che non mi appartiene. Io preferisco confrontarmi in maniere costruttiva con i miei avversari, per capire quali sono le priorità dei cittadini”.
Il nuovo giocatore è entrato in campo. Sarà presto chiaro che saprà imporre il suo gioco o sei si farà travolgere da quello degli altri.